Michela Murgia denunciava che nella nostra società “alle donne è concesso il pensiero afono” per questo che nella mattinata all’IC Imbriani Salvemini, durante il flashmob, le ragazze e i genitori presenti hanno urlato “Noi non stiamo più zitte!”.

L’evento ha visto come protagonisti i ragazzi e le ragazze della Salvemini i quali, insieme alla comunità andriese, hanno voluto riflettere riguardo la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne perché, come ha spiegato un’alunna, “Non esiste giorno festivo o feriale in cui non sia potuto succedere un femminicidio. Uccise alla vigilia di Natale, nel giorno della festa della donna, uccise in un giorno qualunque, tra le mura domestiche o per strada, accoltellate o colpite al petto con coltelli o pistole. Uccise perché alla ricerca della libertà da un rapporto violento e possessivo che di amore non ha nulla.”

Gli studenti, per questo momento, insieme agli insegnanti hanno organizzato un flashmob che ha previsto la commemorazione delle 106 vittime di femminicidio attraverso una coreografia, scritte che hanno innalzato, istallazione e gestualità simboliche perchè, come ha recitato uno studente, “Ti meriti un amore che ti accompagni nel tuo volo e che non abbia paura di cadere”.

La manifestazione è stata realizzata con il fine di sensibilizzare non solo i ragazzi ma anche gli adulti perché
“Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto se domani tocca a me voglio essere l’ultima”.

prof.ssa Raffaella Rizzi